Perché “Fuori dal Coro”?
Perché troppi, ormai, cantano solo in coro.
“Omologazione” dal Dizionario Treccani on-line: “3. fig. Uniformazione, riduzione a un determinato modello, con appiattimento delle differenze e delle peculiarità prima esistenti: l’o. del linguaggio; il crescente processo di o. dei varî gruppi sociali (nei comportamenti, nei modi di vita, nei consumi, ecc.)”.
Non serve eccessiva perspicacia per comprendere gli effetti negativi dell’infestante e dominante omologazione.
Uno dei più devastanti effetti è rappresentato dalla perdita del gusto, nel senso di senso.
Noi pensiamo che si possa ancora recuperare.
Non è nostra intenzione creare un’enoteca dove si trova tutto, ma di offrire una scelta di vini provenienti da tutte le Regioni d’Italia, con particolare riguardo a piccoli produttori, a produzioni artigianali e naturali, a vinificazioni con uve autoctone.
La scelta più ampia è naturalmente rivolta ai vini veronesi.
La medesima idea ha guidato la scelta dei distillati: precedenza assoluta alla grappa, con divagazioni verso liquori tipici.
Pochi cocktails, il minimo indispensabile (non siamo un cocktail bar, ma ci piace il Campari).
Non siamo, poi, sicuramente un ristorante in senso tradizionale; abbiamo pensato, però, che un buon vino possa essere accompagnato da un buon piatto.
Anche per il nutrimento non liquido, siamo andati alla ricerca di sapori tipici, limitati, però, al Veneto, considerata la vastità di prodotti reperibili e provenienti da altre Regioni (vi è, evidentemente, una caratterizzazione locale, com’è giusto).
Anche in questo caso, abbiamo ricercato piccoli produttori, artigiani del gusto.
Perché l’abbinamento con la poesia?
Perché va riscoperto anche il gusto (ed il suono) dell’abbinamento con le parole.
Perché “Gettiamo via gli affanni! Scorri vino in un fiume di schiuma in onore di Bacco, delle muse, della bellezza.” (Aleksandr Sergeevič Puškin)
Perché “E voi dove vi piace andate, acque turbamento del vino, andate pure dagli astemi: qui c’è il fuoco di Bacco.” (Gaio Valerio Catullo)
Noi ci proviamo, ritenendo che la riscoperta del gusto possa, magari anche in minima parte, condurre a riscoprire sé stessi, la propria identità e unicità.